Lo scrivevamo ieri: ogni Autunno vengono emesse le ricerche dei vari Centri di Ricerca, con proiezioni sul clima della successiva stagione che sono sovente discordi tra loro.
Mentre l’anno scorso le prime proiezioni avevano visto un gelido Inverno per l’Europa (poi il freddo fu ridimensionato), conclusosi poi con temperature molto superiori alla media, quest’anno, a dire il vero non pochi Centri di Ricerca avvertono che avremo un clima molto mite su tutto l’Emisfero Nord, e quindi anche in Europa.
Chi avrà ragione o torto? Quest’oggi diamo voce a quei Centri che indicano un Inverno molto più mite rispetto alla media, con precipitazioni superiori alla norma nel centro nord Europa, mentre per le regioni del Centro e Sud Italia avremo un Inverno con piogge scarse, e lunghi periodi di siccità. Scarse precipitazioni sono atte sul Nord Italia.
Il Centro Meteo europeo ECMWF prospetta un Inverno molto più mite della media per l’Europa e persino il Nord America. E per l’Italia si avrebbe appena un cenno di precipitazioni verso la media a Novembre, ma nel trimestre invernale, ci sarebbe siccità in tutta Italia, in specie al Centro e Sud Italia, dove in questo periodo dovrebbero esserci le maggiori piogge dell’anno.
In Italia si avrebbe una stagione scombussolata da anomalie climatiche a catena, con periodi di caldo anomalo, con temperature probabilmente primaverili, e fasi di freddo con temperature nella media. E soprattutto Alta Pressione mediterranea. Ma c’è un ma.
Per gli amanti dello sci invernali sarebbe una stagione durissima, la peggiore degli ultimi anni, con assenza di neve nelle località sciistiche.
Eppure quando un Inverno è più caldo della media, quando le anomalie sono così accentuate, esiste la possibilità che si inserisca un periodo di freddo, e persino di gelo.
Nell’Inverno 2011/2012 il clima medio europeo era decisamente più mite della media. Il freddo stentava a farsi vedere su buona parte del Continente. Si ebbero brevi e repentine invasioni di aria fredda, ma a prevalere era il caldo. Elemento climatico sempre più ricorrente questi anni.
A fine Gennaio 2012 si ebbe una novità che nei mesi precedenti nessuno si attendeva con quella intensità. La Russia congelò ed in Febbraio, nuclei di aria gelida si spinsero verso il cuore del Mar Mediterraneo.
In Italia si ebbe un’ondata di gelo con nevicate di eccezionale intensità dall’Emilia Romagna verso Sud. Nevicò varie volte su Roma e Firenze, la neve coprì le coste della Sardegna. Nevicò fin quasi in pianura nelle coste algerine e tunisine. Il gelo portò la temperatura di molti gradi sotto zero anche nel Nord Ovest italiano. Gelarono vari corsi d’acqua minori ed anche nel Po, in Laguna Veneta iniziò a formarsi una patina di ghiaccio.
Ma una volta terminato l’evento di freddo, la temperatura salì incipientemente su valori primaverili, ed i primissimi giorni di Marzo fecero registrate temperature più tipiche di Aprile, mentre ad Aprile si ebbe la prima onda di calore anomalo del semestre caldo. Nel Nord Italia si raggiunsero i 35 gradi.
DEDUZIONI E CONCLUSIONI.
Nel nostro Paese, in una stagione invernale calda, si possono insinuare fasi fredde. Abbiamo parlato del recente inverno 2011/2012. Ma anche l’Inverno 1955/1956 fu inizialmente mite, mentre a Febbraio 1956 si ebbe una furiosa ondata di gelo su tutta Italia.
Quello che emerge comunque è che se si avrà un Inverno mite, potrà esserlo dall’inizio alla sua fine, come è avvenuto per l’Estate 2015.
In Italia le fasi di freddo sono generalmente di breve durata, e hanno il potere di influenzare più le menti che i termometri, perché nel loro complesso, diversi di quegli Inverni marchiati come gelidi sono in realtà stati caldi.
La rappresentazione grafica mostra la visione del clima medio dell’Inverno 2015/16 e quello che avvenne nel 2012.