DA UN VORTICE ALL’ALTRO – Ci siamo lasciati alle spalle un fine settimana condizionato dal maltempo e già dobbiamo prepararci ad una nuova ondata di forti piogge. Il Mediterraneo Centro-Occidentale, in questa fase, continua a subire gli assalti perturbati, risultando sempre ai margini dell’influenza delle figure anticicloniche. Lo si può appurare anche dal Meteosat, da dove possiamo individuare una vasta fascia sgombra da nubi sull’Europa Centro-Orientale, a medie latitudini: qui predomina un alta pressione, sebbene non più così solida come quella che ha predominato a lungo nelle scorse settimane. Va posto ampio risalto alla nuova figura ciclonica sulla Penisola Iberica, presto agganciata e trainata verso est da aria più fredda richiamata da nord attraverso le Isole Britanniche e la Francia.
TREGUA EFFIMERA SULL’ITALIA – Si diceva del maltempo del week-end e quest’avvio di settimana ha ancora riservato condizioni di diffusa variabilità sulla nostra Penisola: sono gli strascichi della circolazione ciclonica che, molto indebolita, si è portata con il minimo di pressione tra il Basso Adriatico ed il Mar Ionio. La nuvolosità più consistente ha così indugiato tra Puglia, Basilicata ed Alta Calabria, dove si sono avute ancora precipitazioni localmente significative, anche a carattere di rovescio o temporale. Nelle ore più calde della giornata nubi dense si sono sviluppate su buona parte delle aree interne anche delle regioni centrali, sebbene senza dar luogo a fenomeni di rilievo. Contesto decisamente più soleggiato al Nord, sebbene con nubi crescenti in prossimità dei rilievi per l’aria umida richiamata da sud.
CLIMA MOLTO MITE – Le aperture del cielo, che non sono mancate nemmeno al Sud, hanno comunque agevolato un rialzo termico, ulteriormente accentuato dal nuovo flusso di correnti meridionali che va a precedere la nuova perturbazione. Picchi localmente sopra i 20 gradi si sono misurati in Sicilia, dove si sono avute schiarite più ampie.