Estate o Inverno?:
Quanto avvenuto negli ultimi giorni ha davvero ben poco d’invernale. L’avvezione d’aria caldo-umida nord africana è stata impressionante e il vento di Scirocco ha facilitato l’invasione di polvere sahariana quasi fossimo nel cuore del deserto. Cieli lattiginosi su mezza Italia, termometri superiori ai 25°C o addirittura oltre i 30°C: questo lo scenario che ha sancito la conclusione dell’autunno meteorologico.
E’ tempo di bilanci:
La domanda è: cosa ricorderemo della stagione autunnale? Anzitutto le tremende alluvioni su alcune regioni d’Italia, alluvioni in grado di rammentarci una volta di più quanto sia importante la cura e il rispetto dei nostri territori. Dopodiché il caldo. Caldo che per via delle ben note vicissitudini alluvionali è passato in secondo piano, ma che invece merita d’esser menzionato perché l’intero trimestre è stato segnato – pesantemente – da anomalie termiche positive frequenti e perduranti. Non dovremo stupirci, quindi, se il 2014 diverrà ufficialmente l’anno più caldo di sempre a livello planetario.
Anomalie termiche e fenomeni violenti:
si sperava in un raffreddamento che potesse disinnescare eventuali manifestazioni atmosferiche estreme ed invece siamo qui a discutere di temperature estive al termine dell’autunno. Purtroppo tali anomalie coinvolgono anche le acque superficiali mediterranee, che si mantengono calde un po’ ovunque ed in particolare in quel tratto che vede il transito del Ciclone Mediterraneo. C’è il rischio che la struttura, nelle prossime ore, evolva in un qualcosa di ancor più cattivo come ad esempio un TLC o addirittura in un “Medicane”. Ed ecco perché vi invitiamo, caldamente, a non tralasciare alcun approfondimento di quelli che vi verranno proposti nel prosieguo della giornata.
Maltempo duraturo e calo termico diffuso:
lo schiaffo che riceverà il Mediterraneo è di quelli importati. La ferita barica che si verrà a creare si procrastinerà nel tempo, rinnovando condizioni d’instabilità nel corso della prossima settimana. La buona notizia, perché tale la si deve considerare, è che le temperature registreranno un progressivo calo che seppur lento servirà per ripristinare un quadro climatico più consono al periodo.
Freddo o non freddo?:
Rispetto ai giorni scorsi, quando molti dei più autorevoli modelli indicavano come probabile una vivace irruzione d’aria fredda, dobbiamo necessariamente rivedere la tesi evolutiva perché le dinamiche in essere sembrerebbero dilatare i tempi di un eventuale episodio invernale. Molto dipenderà da come andrà a disporsi l’Anticiclone delle Azzorre – confermato il suo ripristino sull’Europa occidentale – e dall’intensità del Vortice Polare.
Focus: evoluzione sino al 14 dicembre 2014
Si prospetta una settimana all’insegna del tempo fortemente instabile, spesso perturbato, con fenomeni che localmente potrebbero assumere carattere di forte rovescio temporalesco. Non possiamo escludere, al momento, il rischio di altri nubifragi. A tal proposito dovremo valutare le mosse del ciclone mediterraneo, che come detto potrebbe tramutarsi in una struttura ancor più pericolosa dell’attuale. Oltre al maltempo, importante rimarcare anche la generale flessione termiche che pian piano ci porterà verso temperature più consone alla prima decade di dicembre.
Attorno all’Immacolata potrebbe affluire dell’aria un po’ più fredda, catapultata sull’Italia dall’estensione di una propaggine anticiclonica azzorriana in direzione dell’Europa centro orientale. L’espansione sul nostro Paese verrà ostacolata dalla persistenza di una lacuna barica importante, capace di rinnovare condizioni d’instabilità per tutto il periodo di previsione.
Evoluzione sino al 19 dicembre 2014
Verso metà mese, restando nel campo delle ipotesi, potrebbe avverarsi la prima irruzione artica stagionale. Irruzione forse rapida, fugace, comunque importante perché cenno inequivocabile di un impianto circolatorio differente dai precedenti.
In conclusione.
La speranza è che l’inverno, rispetto all’autunno, proceda sui canoni della normalità e che soprattutto sia in grado di scongiurare quelle anomalie termiche che hanno segnato – pesantemente – il trimestre passato.