Hoseda-Hard, località dell’artico russo ad ovest degli Urali e quindi in territorio europeo, ha staccato questa mattina una straordinaria temperatura di -50,6°C, vicinissima al record mensile di -51,5°C stabilito nel 2009.
Il valore registrato questa mattina è quasi 30 gradi inferiore alla media mensile.
Va detto che questa località, in controtendenza rispetto a quasi tutte le altre della Russia i cui record negativi risalgono quasi sempre a parecchi decenni fa, sta registrando negli ultimi anni le temperature invernali più basse: quest’anno ha stabilito il record di gennaio con -52°C, mentre il record di febbraio e assoluto di -57°C è del 2010.
I record primaverili al contrario risalgono tutti agli anni ’80 del XX secolo e quelli estivi e autunnali agli anni ’60 e ’70 sempre dello scorso secolo.
Ricordiamo che il record assoluto europeo è -58,1°C registrato il 31 dicembre del 1978 a Ust’Schugor.
Molto freddo, ma non record, anche nelle altre località dell’Artico russo europeo. Ecco di seguito alcune minime della mattina: Petrun -41,8°C, Vorkuta -39,7°C, Ust’-Usa -36,4°C, Amderma -35,3°C, Narjan-Mar -35,1°C, Pechora -30,5°C.
Più a sud, ben sotto il Circolo Polare Artico, Jaksa -34°C, Uhta -31,5°C.
Gelo invece in diminuzione nella Russia europea centrale e occidentale. San Pietroburgo addirittura strappa una minima positiva di +2,3°C.