ANTICICLONE DIETRO L’ANGOLO – L’area di bassa pressione, centrata a ridosso della Sardegna, ha influenzato il meteo di gran parte dell’Italia e delle vicine aree balcaniche. Si tratta però solo di una parentesi perturbata, destinata ad esaurirsi rapidamente. L’area in prevalenza sgombra da nubi, riconoscibile tra l’Iberia e buona parte della Francia, testimonia una nuova espansione del ramo orientale dell’anticiclone delle Azzorre, che presto farà sentire la sua influenza stabilizzante anche verso l’Italia. Si costruirà così un baluardo tale da impedire nuovi ingressi perturbati. I fronti d’origine atlantica, in scorrimento sul Nord Europa, continueranno a muoversi su latitudini medio-alte. Ci attendiamo quindi un periodo di bel tempo piuttosto duraturo, che potrebbe giungere fino a ridosso delle festività natalizie (vedi qui gli scenari evolutivi).
ITALIA NELLA MORSA DEL MALTEMPO – Quella odierna, come previsto, si è rivelata quindi la giornata peggiore, con piogge e temporali che hanno risparmiato ben poche zone. Le piogge hanno coinvolto in maniera inizialmente diffusa gran parte del Settentrione, con neve sulle Alpi a partire dai 1300 metri di quota. In queste ultime ore i fenomeni si sono fatti più sporadici, se non cessati del tutto almeno sull’estremo Nord-Ovest. Il grosso dell’instabilità ha però colpito i versanti tirrenic, ma anche in parte le Isole, la Calabria e la Puglia Salentina, per effetto di consistenti temporali che hanno causato acquazzoni localmente intensi, specie sul Lazio. Per effetto delle precipitazioni intense, la neve ha fatto la sua comparsa anche in Appennino sin verso i 1200 metri, specie tra Lazio ed Abruzzo (leggi qui per ulteriori approfondimenti).
TEMPERATURE IN CALO – La neve in montagna testimonia l’ingresso di masse d’aria un po’ più fredde in seno al vortice ciclonico. Le correnti meridionali piuttosto temperate hanno però fatto sentire ancora la loro influenza sull’estremo Sud e la Sicilia, dove il termometro ha raggiunto ancora punte fino a 20 gradi.