L’uragano Wilma, l’ultimo di una lunga serie di catastrofici uragani che hanno caratterizzato questa stagione atlantica delle tempeste tropicali, è alfine passato sulla Florida, causando 4 vittime e lasciando al buio milioni di persone.
Il bilancio attuale dell’uragano è, oltre le 4 vittime in Florida, di altre 17 nella regione caraibica, la maggior parte delle quali tra Cancun, Playa del Carmen e Cozumel, le zone messicane maggiormente colpite dalla furia della tempesta.
Wilma, nonostante sia ormai in pieno Oceano Atlantico, continua ad essere un forte uragano di 3° categoria, con venti sostenuti che soffiano oltre i 200 km/h, ma entro la giornata odierna verrà probabilmente declassato per poi perdere, a partire da domani, le sue caratteristiche tropicali, pur rimanendo una tempesta molto violenta con venti da uragano fino a questa sera e da tempesta fino ad almeno giovedì.
Nel suo rapido movimento verso nord-est, Wilma inconterà probabilmente un fronte freddo in discesa dalle latitudini sub-polari. Vi è la possibilità che entro questa sera (martedì 25 ottobre) si formi una violenta tempesta di “nor’easter” (nord-orientale) che potrebbe abbattersi sulle coste di Massachusetts e Rhode Island, dove sono attesi forti venti e piogge torrenziali.
L’evoluzione di Wilma sembra poter essere simile a quella di Grace, l’uragano che a fine ottobre 1991 diede origine alla “Tempesta Perfetta” che fu la causa dell’affondamento del peschereccio “Andrea Gail”, storia da cui vennero tratti un romanzo ed un film con George Clooney e a cui il MeteoGiornale ha dedicato un ampio resoconto consultabile al seguente indirizzo: https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=10620