Già diversi giorni fa abbiamo annunciato la possibile rimonta anticiclonica di metà mese, ipotesi che via via si è fatta sempre più concreta e che oramai, a pochi giorni dal suo realizzo, possiamo considerare quasi certa.
Le perturbazioni atlantiche concederanno una tregua, il fronte polare si sposterà più a nord lambendo solo le Alpi, ma la circolazione atlantica sarà tutt’altro che sconfitta, solo spostata di quel tanto che basta da sfiorare soltanto l’Italia.
Esistono ancora differenze sull’interpretazione di tale rimonta anticiclonica. Per il modello matematico GFS il Nord e la Toscana rimarrebbero esposti a correnti umide da sud-ovest, tali da non garantire una vera stabilità atmosferica, ma anche in queste zone non assisteremo per qualche giorno al passaggio di veri e propri fronti perturbati.
Il modello europeo ECMWF vedrebbe invece una rimonta anticiclonica più decisa tale da garantire un paio di giornate di stabilità anche al Nord. Per tutti andremo incontro ad un periodo molto mite, un anticipo di primavera. Sicuramente sarà il Sud a beneficiarne maggiormente.
Ma dopo? Se non c’è totale accordo sulla previsione a 5-7 giorni, c’è totale disaccordo su quella successiva, oltre i 7 giorni. ECMWF vedrebbe l’arrivo di aria fredda nord-atlantica con tendenza successiva a ricevere contributi d’aria artica. GFS è più propenso ad una ripresa del flusso zonale. E’ probabile comunque che attorno al 20 febbraio, o seguendo ECMWF anche qualche giorno prima, possa iniziare un periodo un po’ più freddo dell’attuale. Sembra soprattutto profilarsi un nuovo intenso raffreddamento del settore scandinavo e russo europeo.