Seguire l’evoluzione meteorologica attraverso l’analisi di un singolo modello rappresenta un esercizio revisionale apparentemente semplice ma oggettivamente complesso. Per cogliere i particolari reconditi abbiamo deciso di proporVi due carte separate da una distanza temporale di 96 ore, dalle quali risulta evidente l’evoluzione preventivabile nel medio-lungo termine.
La prima proposta si riferisce al prossimo 30 novembre, giorno nel quale si può facilmente osservare un canale depressionario tra due figure di alta pressione: una ad Ovest (alta delle Azzorre con asse principale in direzione Nordest) e l’altra ad Est (Anticiclone Russo-Scandinavo). Una via preferenziale nel quale trova ampio spazio il Vortice Polare, capace di inviare masse d’aria fredda artico marittima su buona parte dell’Europa e del Mediterraneo Centro occidentale.
Nel dettaglio è possibile evidenziare una saccatura secondaria diretta lungo le coste francesi e catalane. Tale disposizione favorirà l’attivazione di sostenute correnti Sud occidentali (alla quota di riferimento di 500 hPa) foriere di nubi e precipitazioni su buona parte dello stivale. In una prima fase potrebbero anche verificarsi delle nevicate fin verso la pianura sulle regioni del Nord, grazie al cuscinetto d’aria fredda formatosi dopo le nevicate e le basse temperature di questi ultimi giorni.
Passando alla seconda carta, riferita alla data del 4 dicembre prossimo, possiamo riscontrare delle variazioni importanti, soprattutto in sede Centro Europa. La spinta dinamica dell’alta pressione delle Azzorre verso la Groenlandia determinerebbe l’isolamento di una profonda depressione (figlia del Vortice Polare) tra la Gran Bretagna e la Francia. Un tipo di configurazione foriera di freddo e neve su varie regioni del Centro Europa, mentre sull’Italia permarrebbero correnti da Ovest-Sudovest piuttosto umide e cariche di piogge.
A risentirne sarebbero ancora una volta le regioni del Centro Nord, dove le piogge e le nevicate in montagna potrebbero risultare abbondanti. Una situazione che perdurerebbe per alcuni giorni e che successivamente volgerebbe verso un probabile ritorno del freddo sui settori occidentali della Penisola. La linea di tendenza è stata tracciata e crediamo che non vi siano particolari variazioni nei prossimi giorni. Certo è che seppur minime variazioni degli attori protagonisti potrebbero portare novità importanti. Staremo a vedere.