In Inghilterra, la persistenza del tempo “atlantico”, con tempeste in serie che hanno colpito soprattutto i settori sudoccidentali (in Inghilterra il mese di gennaio appena trascorso è stato il più piovoso dal 1766), ha causato una grossa piena del Tamigi, che ha raggiunto il livello più alto da 20 anni, ed è esondato superando anche gli argini costruiti da residenti e soldati con sacchi di sabbia nella zona a ovest di Londra, allagando diverse aree e lasciando sott’acqua il centro del villaggio di Datchet.
Migliaia di abitazioni sono a rischio alluvione per la piena record. Il villaggio di Wraysbury, nel Berkshire, è stato evacuato lunedì mattina. Il Berkshire, insieme al Surrey e al Somerset, è la contea del sud dell’Inghilterra più colpita. Secondo le autorità, il fiume è a rischio esondazione da Oxford fino a Londra. L’agenzia ambientale britannica ha emesso 14 avvertimenti gravi di inondazioni, il che significa che c’è pericolo di vittime Si segnalano forti disagi ai trasporti ferroviari, con le linee interrotte in molti punti.
Il premier Cameron ha visitato in giornata le popolazioni colpite dalle alluvioni. Parti del sud-est dell’Inghilterra sono allagate da settimane, tra queste anche il Great Windsor Park, l’area in cui sorge su un’altura il castello di Windsor della regina Elisabetta II. Londra è protetta dalla Thames Barrier, la struttura di regolazione del fiume usata per la prima volta nel 1983, che quest’inverno è già stata chiusa 28 volte, mentre un sobborgo meridionale della capitale, Croydon, ha deciso di alleggerire la pressione del Tamigi pompando una parte dell’acqua e facendola defluire verso un sottopassaggio pedonale.