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Il clima della Romania: inverni freddi, estati calde

di Giovanni Staiano
30 Ott 2005 - 09:29
in Senza categoria
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L'edificio della Biblioteca Centrale di Oradea e la cattedrale ortodossa di Cluj-Napoca e. Immagini gentilmente concesse da www.berclo.net.
il clima della romania inverni freddi estati calde 4393 1 2 - Il clima della Romania: inverni freddi, estati calde
La Romania si estende per circa 237.000 kmq nella parte nord-orientale della Penisola Balcanica, fra i 44° e i 48°N. Morfologicamente essa è caratterizzata dalla presenza del complesso sistema montuoso dei Carpazi che percorrono il paese, con i Carpazi orientali (culminanti a 2280 metri), da NW a SE, lasciando a oriente una fascia collinosa che digrada nella pianura della Moldavia. Appena sotto il 46° parallelo il rilievo piega bruscamente a est, con le Alpi Transilvaniche, o Carpazi Meridionali (cima più alta il Moldoveanu, quota 2543), a sud delle quali la pianura della Valacchia, dove si trova anche Bucarest, scende fino al Danubio, che per un lungo tratto segna il confine con la Bulgaria. Il grande fiume all’altezza del 28°E piega bruscamente a nord, per poi curvare nuovamente a est all’altezza di Galati, segnando da qui alla foce, che forma un ampio delta, il confine con l’Ucraina. Con questa doppia brusca curva il Danubio individua una pianura costiera sul Mar Nero, chiamata Dobrugia.

Tornando al rilievo le Alpi Transilvaniche incontrano a loro volta il Danubio, che qui segna il confine con la Serbia, a NW di Craiova. Il settore nordoccidentale del paese così individuato prende il nome di Transilvania, ma non è un territorio omogeneo in quanto c’è una fascia pianeggiante a ovest verso i confini con la Vojvodina e l’Ungheria, mentre più collinosa è la Transilvania orientale. I due settori fino ai 47°N sono poi separati dalle alture dei Carpazi Occidentali, culminanti a 1848 metri.

Il clima nel suo complesso ha caratteristiche sub-continentali, ovviamente più accentuate nell’interno. La latitudine piuttosto meridionale è infatti favorevole al raggiungimento di temperature piuttosto elevate in estate, soprattutto dove manca l’effetto mitigatore del mare, mentre gli inverni sono decisamente freddi, essendo il paese soggetto a irruzioni fredde che giungono da est/nordest, ovvero dalle steppe russe e ucraine. Gli effetti di tali raffreddamenti si prolungano poi spesso anche oltre il termine dell’irruzione fredda per il noto fenomeno dell’inversione termica, con il ristagno dell’aria fredda, più pesante, nei bassi strati, con lo scorrimento di masse d’aria più mite alle quote superiori, cosa che determina spesso nevicate se l’aria in questione è umida e non stabile, oppure nebbie o strati bassi se invece essa è più stabile e quindi scorre sopra quella fredda. In questo caso resta al suolo uno strato poco spesso di aria fredda, con cieli grigi, assenza di vento, freddo con ridotta escursione giornaliera (e qualità dell’aria in continuo peggioramento in quanto nello strato al suolo restano intrappolati anche gli inquinanti), mentre in montagna splende un tiepido sole.

L’intenso riscaldamento che sulle pianure si ha in estate favorisce la formazione di temporali soprattutto pomeridiani, in particolare sulle zone montuose, dove l’orografia favorisce il sollevamento delle “termiche”, e quando affluisce aria più fresca e instabile da ovest/nordovest, fatto molto frequente di solito in giugno. In autunno l’arrivo di aria più fredda spesso non trova più le condizioni favorevoli ai temporali sulla terraferma, ma le trova sull’ancora caldo Mar Nero, dal quale i fenomeni possono poi raggiungere anche le coste.

Si individuano 4 differenti domini climatici, determinati dalla posizione del rilievo e dalla presenza del Mar Nero a est. Abbiamo così: 1. La Transilvania, ovvero il settore NW del paese, e la Moldavia, a est dei Carpazi orientali, entrambe caratterizzate da clima temperato-fresco subcontinentale, 2. La Valacchia, con clima temperato-fresco suboceanico, 3. La Dobrugia, con clima steppico-umido, con inverno freddo, 4. I Carpazi orientali e meridionali, con clima di alta montagna.

Transilvania è Moldavia sono caratterizzate da temperature di gennaio (i valori termici sono tutti espressi in °C) comprese tra -5° e 0°, temperature di luglio tra i 20° e i 23° (ma inferiori a 20° nel settore collinare chiuso a est, ovest e sud dalle tre catene carpatiche, come pure sulle colline degradanti verso la pianura della Moldavia) e precipitazioni comprese tra 500 e 1000 mm/anno.

La Valacchia ha anch’essa temperature tra -5° e 0° in gennaio, solo appena più alte di quelle della Transilvania, e comprese tra 21° e 25° in luglio. L’ escursione stagionale è simile a quella della Transilvania, solo leggermente superiore. Dobbiamo dire che nel settore più occidentale, verso Craiova, il clima è in realtà molto simile a quello della zona 1. Le precipitazioni sono comprese tra i 500 e i 1000 mm/anno.

In Dobrugia le isoterme di gennaio sono intorno a -1°/0, fino a +1° sulla costa, mentre quelle di luglio sono comprese tra 20° e 25°, più vicine al valore inferiore sulla costa. Le precipitazioni sono comprese tra 250 e 500 mm/anno.

Infine i Carpazi, come tutte le regioni montane caratterizzati da microclimi molto diversi a seconda dell’altitudine e dell’esposizione. Tutto il settore è comunque caratterizzato da precipitazioni più copiose che nel resto del paese, comprese tra i 1000 e i 2000 mm/anno. Le temperature medie di gennaio sono comprese tra -10° e -5° e quelle di luglio fra 15° e 20°, scendendo sotto i 15° solo alle quote medio-alte, oltre i 1600-1800 metri.

Vogliamo fare qualche riferimento al dicembre 2001, un mese che fu molto freddo in Romania, per osservare che in questo paese freddi molto intensi sono possibili anche in pianura, grazie soprattutto alle formidabili inversioni termiche. In questo mese la stazione montana di Predeal (metri 1093) ha fatto registrare una minima assoluta di -20,7° (media delle minime/massime -12,5°/-4,6°, media generale -9,1°). Cluj-Napoca, a quota 410, ha toccato -21,0° (media minime/massime/generale -10,5°/-3,5°/-6,9°) e anche a Iasi, a soli 104 metri, si sono toccati -20,4° (medie -10,6°/-2,7°/-6,6°). In luglio, sempre 2001, però Predeal non ha superato i 27,6°, mentre Iasi ha toccato i 36,0° (media massime 30,8°) e Cluj-Napoca i 32,0°. Oltre i 31° la media delle massime in questo mese in tutti e tre gli osservatori di Bucarest, con punte oltre i 36°.

Ovviamente in tutto il paese le temperature sono favorevoli alle nevicate invernali, anche se non mancano episodi piovosi soprattutto sulle coste del Mar Nero. La Transilvania orientale e a maggior ragione i rilievi più alti vedono cadere la neve fino a metà/fine aprile, con prime imbiancate autunnali già fra inizio e metà novembre.

Un’analisi di alcune località e un breve “giro” virtuale del paese saranno argomento della seconda parte.

La seconda parte dell’articolo è consultabile all’indirizzo:
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=12202

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