Le direzioni dei flussi, da qui a qualche giorno e nello specifico nei pressi degli inizi della prossima settimana, perderanno le loro caratteristiche contrassegnate e riviste verso la Penisola Iberica, onde assumere dei caratteri di spiccata zonalità (N/S).
Chiusura della depressione, cut-off, sul bacino occidentale del Mediterraneo, la quale sarà colmata dall’espansione dell’Hp Azzorre verso sud ed in direzione della Penisola Iberica.
Era l’unica soluzione per vedere in maniera inequivocabile discendere aria fredda verso la nostra Penisola. Se quella depressione non si fosse colmata, probabilmente, saremmo andati incontro ad un periodo, prolungato nel tempo, di continui flussi sud occidentali che avrebbero interessato, per giorni, le nostre regioni.
Ora in maniera meno caotica possiamo affrontare la lettura delle elaborazioni numeriche, senza che il “terrore previsionale” si impadronisca di noi.
La ex “goccia fredda” è stata totalmente assorbita (farfalla impazzita) e l’atmosfera sembra acquisire nuovamente dei parametri di buona prevedibilità. Queste fasi sono di importanza fondamentale per poter procedere nella lettura dei modelli, senza tanti timori, anche sul medio e lungo raggio. Sin ad ora non è stato propriamente così. Siamo partiti da un situazione estremamente favorevole per la nostra Penisola e siamo arrivati, foto istantanea dell’atmosfera, ad un lettura pessima e caotica.
Ora, futuro previsionale, pare che dalle date sopra indicate si passi ad una situazione opposta.
Dopo un primo tentativo di intrusione di aria polare, inizi settimana entrante, la spinta dinamica dell’Hp azzorriano si manifesterà tramite caratteristiche interpretabili attraverso un asse verticale: Islanda/Spagna. Da qui ne risulta un deciso affondo freddo, per i giorni che seguiranno e diretto verso di noi.
Una parte, suddivisone dei flussi, si dirigerà verso la Francia centrale e da essa attraverso la Fossa del Rodano. Un altro importante flusso freddo, tramite una depressione ad “occhiale”, tra la bassa Russia ed i Balcani settentrionali, troverà via libera percorrendo la Porta della Bora.
Due confluenze fredde, come evidenziato dalla carta AVN, che non potranno altro che far piombare il Mediterraneo centrale in una fase di spiccata instabilità, con precipitazioni nevose, al momento a “macchia di leopardo”, che dovrebbero, questa volta, riguardare principalmente il settore di NE e le regioni centrali di levante e ponente anche a quote molto basse.
Stiamo precorrendo, un po’ troppo di fretta, questa “esaltante” ed ideale situazione in prospettiva; ma gli elementi mi sembrano che, al momento, siano tutti favorevoli. Indicare ora dove potranno manifestarsi precipitazioni nevose mi sembra prematuro. Prendiamo, quanto detto, come buona possibilità di accadimento. Se poi da ciò, probabilità non molto remota, si manifesterà un periodo adeguatamente prolungato di neve/freddo, dobbiamo solo pazientemente osservare la progressione evolutiva tramite uno “step by step”.