Ieri analizzammo, con dovizia di particolari, genesi ed evoluzione del maltempo attuale. Sottolineammo una graduale espansione ciclonica verso il nostro Paese e il conseguente isolamento di un ampio Vortice Perturbato nel cuore del Tirreno. Quella che vi mostriamo è una mappa del nostro modello MultiModel relativa alla giornata di lunedì 1 dicembre. Chi ci segue saprà che tale modello altro non è che una media delle ultime emissioni disponibili dei più autorevoli modelli di previsione (GFS, ECMWF, GEM, NAVGEM) ed è capace di darci una rappresentazione migliore dell’eventuale evoluzione meteorologica.
Ciò che emerge da una rapida occhiata è la presenza del Vortice Perturbato di cui sopra, il che depone a favore di un’ondata di maltempo corposa e duratura. L’altro elemento barico sul quale soffermarsi è la modifica, sostanziale, nel posizionamento dell’Alta delle Azzorre. Da una collocazione defilata, eccola riapparire sull’Europa occidentale e pronta addirittura a catapultarsi verso nordest. Tale movimento potrebbe rivelarsi essenziale per catturare l’aria assai fredda presente sull’Europa orientale e dirottarne almeno una parte sull’Italia. Va detto che tale scenario subentrerebbe in un secondo momento e sarà oggetto di specifico approfondimento nella consueta analisi a lungo termine.
L’altra mappa che vogliamo proporvi, al pari di ieri, è tratta dal modello previsionale ad alta risoluzione MTG-LAM e indica distribuzione/quantità di precipitazioni nella giornata del 1 dicembre. Tralasciando i dettagli, che ovviamente potrebbero subire significative variazioni nel percorso di avvicinamento all’evento, è bene rimarcare l’accelerazione del maltempo proprio in concomitanza dell’esordio invernale. Che l’Inverno abbia tutta l’intenzione di cambiar marcia? Vedremo…