Nell’estremo lembo settentrionale europeo tra il tardo pomeriggio e la serata di lunedì 29 dicembre i termometri hanno avuto localmente incrementi spettacolari.
Nella Lapponia finlandese, Inari Vayla dopo una minima di -36,4°C registrava ancora -32,8°C alle 14 locali, ma alle 20 la temperatura era salita a -10,5°C. Nella norvegese Cuovddatmohkki, nel Finnmark, minima -35,5°C, -35,4°C alle 7, -18,9°C alle 13, -13,8°C alle 19.
Fra le minime molto basse da segnalare anche Karesuando (Svezia) -35,5°C, Naimakka (Svezia) -34,5°C, Karasjok (Norvegia) -33,9°C, Nedre Soppero (Svezia) -33,8°C, Kautokeino (Norvegia) -33,1°C. Anche in queste zone però aumento termico repentino tra il pomeriggio di ieri e l’ultima notte.
Cambio di circolazione durante la giornata di lunedì anche nel sud della Norvegia. Bergen, la seconda città del paese, poco nevosa per la sua esposizione alle miti correnti oceaniche, ha visto nevicare fino alle 7 del mattino, quando, dopo 3 giorni freddi (minime fino a -6,3°C, massime tra 0° e 1°C) e a tratti nevosi, il manto nevoso ha raggiunto i 22 cm. Durante la mattinata il termometro è salito è la precipitazione è divenuta pioggia, anche nel pomeriggio ha continuato a piovere con termometro arrivato a 2,7°C.
Come spesso accade, a discese fredde nel cuore del continente fa riscontro una fase mite in Islanda. A Reykjavik, capitale dell’Islanda, tra le 8 e le 17 di lunedì 29 dicembre sono caduti 57 mm di pioggia con temperatura compresa tra 4,5° e 8,2°C. 8,2°C la massima anche ad Akureyri, 8,6°C a Stykkisholmur, 10,4°C a Bolungavik. 2,2°, 1,3° e 1,6°C le medie delle massime di dicembre di Reykjavik, Akureyri e Stykkisholmur.