Ci siamo lasciati con l’auspicio di un cambio di circolazione verso i primi giorni di luglio. In effetti i venti settentrionali hanno fatto leggermente diminuire le temperature su alcune zone italiane.
Nei prossimi giorni potremmo avere un curioso inasprimento delle condizioni dettate da quello che diventa in alcuni momenti un inconsueto tipo di circolazione.
9-11 luglio 2005
L’Alta Pressione delle Azzorre si spinge a NordEst, passa a Nord delle Alpi e sull’Inghilterra e insiste ulteriormente verso Nord, fino alla Scandinavia. Qui, con un secondo massimo, forma un robusto Asse di Woejkoff. Si tratta di una situazione tipicamente invernale, anzi di un inverno freddo!
Ai margini dell’anticiclone e con venti da Nord-Est scende aria fredda dal Polo e dalle regioni continentali verso le Alpi. Proprio qui, in quota, si forma una saccatura chiusa. Si potranno avere, inizialmente al Nord Italia e poi sulle altre regioni italiane, violenti temporali con neve a quote molto basse in funzione della stagione. Tempo non sempre perturbato, ma molto instabile. Si raccomanda attenzione nel pianificare gite sulle regioni alpine, vista la presenza del minimo depressionario sulle Alpi.
Entro l’11 luglio la depressione si colma, spostandosi a levante, ma ancora insiste sull’Adriatico.
Temperature ancora in calo e sotto le relative medie; marcatamente nelle zone interessate dai fenomeni perturbati. Venti da NE.
12-14 luglio 2005
L’alta pressione continua ad estendersi dall’Atlantico verso l’Inghilterra. Chiude l’influenza sull’Italia con venti ancora da NE. L’ex depressione alpina si sposta, colmandosi, verso l’Adriatico e lo Ionio. Temperature in moderato aumento. Se il tempo migliora sulle Alpi, potrebbe però peggiorare su buona parte della penisola italiana.
15-22 luglio 2005
L’anticiclone continua ad esitare ai bordi dell’Italia, con venti da N o NE. Intorno al 18 un promontorio di alta africana potrebbe livellare su valori elevati la pressione, richiamando anche aria piuttosto calda e stabile da Sud (temperature in nuovo aumento, forse sensibile). Tuttavia già verso il 20 potrebbero esserci nuovi disturbi per infiltrazioni di aria fresca da Nord diretta verso il Mediterraneo.
Riepilogo
Dopo aver nell’ultimo intervento esoricizzato le nefaste previsioni stagionali, eccoci ora a dover fare i conti con un tipo di tempo che, in parte, è proprio simile a quanto da queste indicato. Tuttavia non si tratta di una precoce fine dell’estate, e nemmeno di una nuova tendenza sulla scena europea. Solamente avremo un tipo di tempo a tratti più fresco e instabile. Il vero protagonista resta l’Anticiclone delle Azzorre, che più volte nelle prossime settimane tornerà a stabilizzare il tempo sulle nostre regioni.